Dopo anni di attesa, il Victoria’s Secret Fashion Show 2025 è tornato in passerella con una promessa chiara di celebrare tutte le donne, non solo un ideale di perfezione. Ma tra nuovi volti, corpi diversi e messaggi inclusivi, molti si chiedono: la magia è la stessa di un tempo?
- Il ritorno di Victoria’s Secret
- Un nuovo linguaggio visivo di Victoria’s Secret
- L’inclusività come strategia di Victoria’s Secret
- Il dibattito: perfezione o rappresentazione?
1. Il ritorno di Victoria’s Secret
Dopo anni di pausa e una completa ristrutturazione d’immagine, Victoria’s Secret riporta in scena il suo leggendario fashion show, questa volta con l’obiettivo di riscrivere le regole della sensualità contemporanea.
Il ritorno del VS Show non è solo un evento di moda, ma un esperimento sociale, culturale e mediatico. Sulla passerella sfilano nuovi nomi come Yumi Nu, Paloma Elsesser, Alex Consani e Angel Reese, accanto a veterane iconiche come Adriana Lima e Candice Swanepoel, in un mix studiato per unire generazioni, corpi e stili diversi.
Lo show, trasmesso in streaming e commentato in tempo reale sui social, mescola elementi di spettacolo e storytelling, con performance dal vivo, video narrativi e focus sull’empowerment femminile.
2. Un nuovo linguaggio visivo di Victoria’s Secret
Victoria’s Secret ha abbandonato la formula del “fantasy show” di un tempo per un’estetica più artistica e cinematografica.
Ogni sezione dello show è dedicata a un tema: confidence, motherhood, freedom, legacy.
Le modelle non rappresentano più “angeli” nel senso classico, ma donne reali con storie vere, riprese in documentari brevi proiettati durante la sfilata.
Anche la produzione riflette questa evoluzione: trucco più naturale, luci meno patinate, musiche più intime.
Victoria’s Secret vuole far capire che la sensualità non è solo spettacolo, ma anche vulnerabilità e forza personale.
3. L’inclusività come strategia di Victoria’s Secret
L’apertura verso l’inclusività non è casuale.
Dopo anni di calo nelle vendite e polemiche per la mancanza di diversità, il brand ha dovuto cambiare rotta.
Nel 2019 il pubblico aveva già punito il marchio per la sua visione ristretta della bellezza e nel 2020 la sospensione definitiva dello show era stata letta come una resa.
Il nuovo corso, guidato da Martin Waters e da un team creativo interamente rinnovato, ha introdotto una missione chiara: “celebrare la femminilità in tutte le sue forme” con
- modelle curvy e plus size;
- donne transgender e non binarie;
- modelle incinte e sportive;
- rappresentanza multiculturale.
Un’evoluzione che risponde non solo ai valori sociali del momento, ma anche alle richieste commerciali di autenticità.
4. Il dibattito: perfezione o rappresentazione?
Eppure, non tutti sono d’accordo.
Molti spettatori si chiedono se Victoria’s Secret stia perdendo la sua identità originaria, quella di marchio che vendeva un sogno estetico, un mondo di perfezione, eleganza e aspirazione.
Le immagini del nuovo show, più “reali”, hanno diviso il pubblico. Da un lato, chi apprezza l’empatia del messaggio e dall’altro, chi trova che la magia del “fantasy show”, quella che un tempo faceva sognare milioni di persone, sia andata perduta.
Molti critici pensano che Victoria’s Secret sia nato per creare desiderio, non per rappresentare la quotidianità, ma nel 2025 non basta più la bellezza ideale, serve anche la credibilità.
Forse la domanda non è se le modelle debbano essere “perfette” o “comuni”, ma se il brand riesca a coniugare i due mondi — a raccontare che la perfezione può essere anche autentica, e l’autenticità può essere splendida.
Il Victoria’s Secret Fashion Show 2025 ci lascia con una domanda aperta:
quanto di “perfetto” vogliamo ancora nella moda? E quanto di “vero”?
Forse la risposta non è scegliere, ma unire.
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